Non c’ho mai provato eppure è una spirale di sensazioni che fottono e mi fottono continuamente, esplosive inarrestabili tanto quanto il potere di questo pezzo: voglio ascendere, aspirare, sospirare e tentare di ritrovare la linea di galleggiamento eppure ho solo pochi minuti. Devo inseguire il ritmo, cercarne l’intreccio e scoprirmi nudo di fronte alla potenza di ogni musica e di questa ancor di più. Un inno alla ribellione verso la passività e la solitudine, sputi alla paura,graffi in faccia al dissesto che mi cammina dentro, crescendo di inarrivabili vette di continua commozione. Vorrei i Maybeshewill dietro ad ogni mia frase, negli anfratti di ogni pensiero partorito diversamente da come lo immagino, a fianco dei sorrisi più trasparenti e nelle ore scure. Non ho alcun potere, e nessuno riuscirà a leggere la potenza di urla che straziano il silenzio della mia timidezza mentre gorgoglio per tentare di respirare. Ci si può provare magari, si può alzare la voce pensando che sia soltanto la decisione con la quale si formulano i pensieri a garantirne un arrivo certo, e non la sottile penetrante incoscienza dei sussurri… stronzate stronzate stronzate, non è l’intensità a decretare il mio trionfo che non arriva, soltanto la voglia di non restare muti mi potrebbe salvare.
Eppure, eppure sto protraendo un silenzio che mi tortura, momento dopo momento: non ho ciò che vorrei e non voglio ciò che potrei avere. Mi faccio schifo. Ma questa canzone è magia.
Ah, non era chiaro?
Soundtrack – He Films The Clouds pt.2